Sono le ore decisive per il destino della panchina del Brescia Calcio. Nei giorni scorsi era stato detto che non ci sarebbero stati annunci fino all’inizio di questa settimana e quindi da ora in avanti ogni momento è buono. In pole c’è Filippo Inzaghi che stando a diverse fonti avrebbe accettato l’offerta biennale del patron Cellino per guidare le rondinelle nel post Clotet.
Nella sua esperienza al Brescia Filippo Inzaghi dovrebbe portare con sé l’intero staff tecnico avuto a Benevento: il vice Maurizio D’Angelo (ex difensore del Chievo Verona), due preparatori atletici Luca Alimonta (con Inzaghi dal Venezia) e Daniele Cenci (insieme da Bologna) oltre al match analyst Simone Baggio (più di 100 gare con Inzaghi).
Da verificare la presenza nello staff del preparatore dei portieri Gaetano Petrelli (78 partite con la gestione Inzaghi), del collaboratore tecnico Simone Bonomi (ex giocatore, dal 2019 al Benevento) e il tecnico di ripresa Francesco Varrella.
Ciò porterà quasi certamente all’addio dei vari preparatori Paolo Artico, Marco Barbieri, Alessandro Vitrani mentre ha già salutato la compagnia il match analyst Komatsuzaki Hiroshi. Un grosso punto di domanda riguarda Daniele Gastaldello passato da possibile allenatore a un taglio ormai probabile.
L’ex bomber di Milan e Juve fra le altre e campione del mondo 2006, dopo il ritiro nel 2012 ha guidato i rossoneri di Milano prima di scendere di categoria per allenare Venezia, Bologna e Benevento. Può contare 197 panchine di cui 80 in Serie B (43 vittorie, 24 pareggi e 13 sconfitte per una media punti di 1,91 a gara) dove spiccano il campionato al comando del Venezia (quarti di finale playoff) e la vittoria record con il Benevento due stagioni fa.