Sognare è lecito di fronte ad un Brescia così. Una squadra, quella di Eugenio Corini, capace di trascinare il pubblico ed i suoi tifosi con prestazioni d’autore e punti pesanti in campionato. Il successo colto in extremis con i Lecce non è casualità e puramente fortuna. E’ la sintesi estrema del pensiero e della mentalità che il tecnico di Bagnolo Mella è riuscito a dare al gruppo capitanato da Daniele Gastaldello. Una squadra con la “s” maiuscola. Un unione d’intenti che da queste parti rappresentava una chimera. Dopo anni bui e difficili trascorsi ad ottenere salvezze all’ultimo minuto e all’ultima giornata, momenti buoi come la retrocessione sul campo cancellata dalla riammissione immediata, è arrivato finalmente il tempo di gioire. Un Brescia cinico e spietato sotto porta con Alfredo Donnarumma terminale offensivo dal gol facile con 14 centri già timbrati in stagione. Una squadra con più di un interprete utile alla causa. Esempi sono Mateju, Morosini e non ultimo capitan Daniele Gastaldello rimasto per parecchie partite a guardare ma quando chiamato in causa ha saputo dimostrare di meritare la fascia. Per il momento la prima lettera dell’alfabeto non viene nominata. Corini ragiona partita dopo partita ma i tifosi hanno campo libero per sognare.
(foto credit by Corriere dello Sport)
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