Inversione di tendenza cominciata ad agosto dell’anno scorso. Oggi la prefettura gestisce circa 30 richiedenti asilo al mese contro i 90 dello scorso anno.
In un momento in cui tutti parlano di “emergenza immigrazione”, a Brescia i dati sembrano andare in senso opposto. Sono infatti più di 15 giorni che la città non riceve richiedenti asilo. E’ dunque lecito chiedersi, che fine hanno fatto i profughi?
Non sono di certo spariti, nè tanto meno immigrati nel Nord Europa. Nel bresciano infatti se ne contano circa 2400. Quello che è cambiato sono gli sbarchi: il decreto dell’allora ministro dell’Interno Minniti e le nuove regole imposte alle Ong hanno ridotto sensibilmente il numero delle partenze dalla Libia.
Risultato, nei primi sei mesi di quest’anno si contano trasferimenti 10 volte minori a quelli del precedente.
L’anno scorso, tra marzo e aprile, furono trasferiti nel bresciano dai 213 ai 327 richiedenti asilo; negli stessi mesi, quest’anno, il numero è dieci volte più basso.
Negli ultimi mesi si è assistito a un alleggerimento delle strutture di prima accoglienza, una volta sempre stracolme. Come l’Asilo Notturno Pampuri, che oggi ospita all’incirca 180 profughi, ma che potrebbe ospitarne fino a 300.