Si era detto che Massimo Cellino avrebbe aspettato la gara con il Carpi per decidere del futuro di David Suazo. Si era detto di un presidente molto arrabbiato e contrariato per il pareggio contro il Pescara di sabato e per un andazzo in campionato, ad aggiungersi all’eliminazione in coppa italia, che non piaceva affatto. Nello stile di Massimo Cellino è arrivato il fulmine a ciel sereno. David Suazo esonerato prima ancora di poter giocarsi le ultime chance da allenatore biancoazzurro contro gli emiliani. Al posto del tecnico honduregno un bresciano doc come Eugenio Corini. Una scelta clamorosa per i modi e tempi in cui è maturata, per certi versi scontata guardando le difficoltà di una squadra che non ha ancora una vera identità ed è attanagliata dalle solite difficoltà. David Suazo paga a caro prezzo l’inesperienza, l’incapacità di leggere le partite, di scegliere il giocatore giusto al momento giusto. Non una colpa dell’allenatore honduregno piuttosto una carenza a livello gestionale ed esperienziale. La vera sconfitta è di Massimo Cellino il quale dopo solo cinque gare ufficiali, due di Coppa e tre di campionato, boccia clamorosamente la sua stessa scelta estiva di affidare il rilancio del Brescia ad un tecnico senza esperienza in cadetteria. Una ammissione di colpa ed una retromarcia dai contorni strani. Prima la cacciata di Cesare Beggi perchè in contrasto con le idee di David Suazo, poi l’esonero dello stesso primo allenatore. Ma in società c’è qualche altro posto che traballa perchè la rabbia di Massimo Cellino potrebbe espandersi anche oltre l’esonero di Suazo. Sulla panchina del Brescia siederà Eugenio Corini. Il Brescia ad un bresciano doc. Cresciuto nella Voluntas di Roberto Clerici il ragazzo di Bagnolo Mella ha esordito in Serie B nel lontano 1987 con la maglia delle rondinelle. Il grande salto alla Juve nel 1992 poi tanto girovagare trovando nel Chievo Verona, nel Palermo e nel Torino le sue migliori stagioni. Da allenatore non fortunate le ultime esperienze con Chievo, Palermo e Novara concluse con tre esoneri. Ora nella sua terra l’occasione del rilancio.
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