Fisco: copiavano documenti da web, a Brescia fatture false per 100 mln |
Copiavano da internet ricerche, tesi universitarie, analisi di mercato e le fatturavano.
I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Guardia di Finanza di Brescia hanno portato alla luce un giro di fatture false per oltre 100 milioni di euro.
Fatture emesse e ricevute da società appartenenti allo stesso “gruppo imprenditoriale”.
Cinque società con sede dichiarata a Brescia e una a Bedizzole riconducibili a due coniugi di Brescia, entrambi già condannati nel 2017 per bancarotta fraudolenta.
I militari hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per un valore di oltre 14 milioni di euro, pari al profitto dei reati commessi, individuando e sequestrando effettivamente beni immobili valutati per 1 milione di euro.
Nell’operazione, denominata “Fake download”, i finanzieri hanno scoperto che i dossier indicati nelle fatture fittizie erano il plagio di materiale didattico già realizzato da altri soggetti del tutto estranei alle suddette società.
. Il “copia-incolla” dei documenti veniva fraudolentemente venduto, dunque, come ricerca di mercato “originale”.
Tra i casi più emblematici ricostruiti dalle Fiamme Gialle di Brescia vi sono: la copiatura di slide preparate per i propri studenti da un Professore universitario di Economia dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia, “fatturate infragruppo” per oltre 500.000 euro.
Il “copia incolla” di una tesi di laurea presentata da una studentessa residente nel tortonese per il conseguimento del titolo specialistico in “Editoria e Comunicazione Multimediale”, “fatturata infragruppo” e venduta per 300.000 euro.
I responsabili, dunque, sono stati denunciati non solo per reati tributari, ma anche per violazione della normativa posta a tutela del diritto d’autore