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Brescia ha un disperato bisogno di … bagni pubblici

Potrebbe essere il titolo di una nuova rubrica. E perché no. Ma per ora ci limitiamo a parlare di questa “emergenza”.

Brescia ha un disperato bisogno di bagni pubblici.
Si potrebbe facilmente ironizzare su un’affermazione del genere ma non è né una battuta né una provocazione: è una pura constatazione.
Provate ad essere in pieno centro di sabato pomeriggio, di sera, durante le ormai (per fortuna) decine di manifestazioni, eventi, concerti. E provate a cercare un bagno nei bar. Se va bene vi dovete mettere in fila… sperando che la “vostra emergenza” non sia così… emergenza.
E poi, per dirla tutta, non è compito dei bar mettere a disposizione i propri servizi igienici, spesso, anche ai non clienti.

Il centro storico di Brescia è sempre più “partecipato” e questo porta con sé anche nuove esigenze, il bisogno di nuovi servizi, trascurabili o non così importanti negli anni scorsi.

Servono bagni pubblici: puliti, gestiti, presidiati, in ordine e profumati. Ambienti, insomma, che rispondano all’esigenza “di un servizio”, che siano un valore aggiunto e non un motivo di degrado per la zona che andrà ad ospitarli.

I bar e gli esercizi pubblici, sebbene garantiscano la loro collaborazione, non sono minimamente sufficienti specie in zone come il Carmine, ad esempio, dove tra le proteste per la “mala movida” ci sono quelle dei “regalini” lasciati davanti ai portoni dei palazzi o tra un’auto e l’altra… e video a proposito ne sono girati nelle varie chat.

LA PROPOSTA

Le cooperative sociali e di servizi a Brescia non mancano, i negozi e gli ambienti sfitti in centro, nemmeno.
Un’idea l’avremmo: al civico 3 di via San Faustino? Immobile del Comune di Brescia, piano terra disponibile, (che ospitava l’ex distaccamento della Polizia Locale), geograficamente equidistante da gran part del “quadrilatero” del centro storico.

DOPO IL CASTELLO, TOCCA ALLA CITTÀ

In Castello la recente ristrutturazione della Palazzina degli Ufficiali ha visto la creazione di bagni pubblici, fondamentali se l’idea è di “far vivere” il Castello. Urge replicare la stessa attenzione, lo stesso progetto, in città

E, al di là delle facili battute crediamo che il tema sia molto serio e altrettanto urgente. Apriamo la discussione?

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