L’iniziativa è “politica”, vale a dire, non c’è un obbligo di legge nel dotare il Comune di Brescia di un “Piano Aria e Clima” ma è una scelta della Giunta Castelletti, promessa in campagna elettorale e alla quale in questo 2024 assessori e tecnici hanno lavorato per delineare le linee di intervento.
Il 2025, l’anno della “partecipazione” sarà, quindi, anche l’anno del “Piano Aria e Clima”, strettamente correlato con la “partecipazione” ma anche con il futuro PGT, piano di governo del territorio, e della “visione” della città del futuro che la Sindaca Castelletti intende proporre alla città già da gennaio del prossimo anno.
“Un’iniziativa strategica per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico” – la definisce Palazzo Loggia – “e promuovere una transizione giusta e sostenibile”.
Il percorso, dunque, è tracciato: il via libera in Giunta il 19 novembre scorso, il coinvolgimento di cittadine e cittadini nel 2025 e la nascita del Piano vero e proprio, che la Giunta Castelletti ipotizza nei primi mesi del 2026.
COSA È IL PIANO AMBIENTE E CLIMA
BRESCIA CITTÀ AMICA DEL CLIMA
“Il Pac – sottolinea la Sindaca – rappresenta la strategia centrale per la transizione ecologica di Brescia, con l’obiettivo di diventare una “Città amica del clima” entro il 2050 e raggiungere la neutralità climatica già nel 2040, anticipando così di 10 anni l’obiettivo europeo del 2050″.
“Un Piano ambizioso – rimarca l’assessora all’ambiente Camilla Bianchi – che mira, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini e dei principali stakeholder, a contribuire localmente al miglioramento della qualità dell’aria (riduzione di PM10, PM2.5, NO2), ridurre le emissioni (taglio del 55% di CO2 entro il 2030 rispetto alle emissioni del 2010 e decarbonizzazione completa entro il 2050) e rafforzare l’adattamento del territorio ai cambiamenti climatici (soluzioni per gestire le ondate di calore, i fenomeni atmosferici estremi e aumentare la biodiversità urbana), garantendo equità e diritto alla salute per tutti”.
PIANO AMBIENTE E CLIMA, DENOMINATORE COMUNE PER LE SCELTE DEL FUTURO
Il Piano, di fatto, è il denominatore comune per le scelte del futuro, per la pianificazione e programmazione dell’Amministrazione comunale, come il Pgt (Piano di Governo del Territorio), il Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), la Stc (Strategia di Transizione Climatica), il Piano del verde e della biodiversità, l’Agenda urbana 2050 e il Paesc (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima), con obiettivi concreti di efficienza energetica, mobilità sostenibile e incremento delle aree verdi.
IL PERCORSO DEL PIANO AMBIENTE E CLIMA
Il percorso partecipativo – spiega la Loggia – si svilupperà attraverso tre fasi, in linea con l’avanzamento dei lavori:
- Fase preliminare e di avvio del processo (entro dicembre 2024)
Ha previsto incontri con i redattori del Pac e il Comune di Brescia, la presentazione del percorso partecipativo alla Consulta dell’Ambiente, ai Consigli di Quartiere e altri soggetti coinvolti. - Fase informativa e di costruzione della vision (gennaio – marzo 2025)
Informazione chiara e trasparente sul Pac e sul contesto climatico territoriale e raccolta del punto di vista della comunità per integrare la vision e gli obiettivi del Piano.
Attività previste: lancio ufficiale e presentazione del percorso partecipativo che avverrà sabato 1 febbraio; tre laboratori su vision e obiettivi del Pac rivolti ai portatori di interesse. - Fase di coinvolgimento attivo sulle azioni del Piano (aprile – ottobre 2025)
Raccolta di riflessioni, osservazioni e proposte sulle azioni del Piano, con l’obiettivo di favorire e sviluppare collaborazioni future utili nella fase attuativa.
Attività previste: laboratori dedicati alle azioni di Piano per portatori di interesse; cinque incontri con i Consigli di Quartiere e le rispettive comunità; workshop conclusivo di restituzione alla città.