Il Brescia Calcio è al giro di boa. Il girone di andata si è chiuso lo scorso weekend con la vittoria per 2-0 sul campo della Reggina, dove le Rondinelle hanno fornito un’altra prestazione importante, l’ennesima della stagione 21-22.
Quest’anno, infatti, la squadra di patron Cellino sembra aver programmato bene in estate e pare che le scelte fatte siano state tutte azzeccate, almeno finora. Dallo staff tecnico – guidato da mister Pippo Inzaghi – fino alla rosa allestita dalla società, con un parco giocatori di primissimo livello per la cadetteria.
Al momento il Brescia è saldamente nelle zone altissime della classifica di Serie B (al secondo posto per l’esattezza), con 37 punti raccolti in 19 gare (11 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte) e il secondo miglior attacco del torneo con 32 reti segnate (il primo è quello del Benevento con 33).
A parte lo scossone avuto nel mese di dicembre, a cavallo della pausa natalizia, il presidente Cellino è contento di mister Inzaghi. La squadra gioca bene a calcio, è determinata e convinta, e soprattutto ogni calciatore sa cosa deve fare in campo.
Al momento non c’è un nome forte che spicca sugli altri giocatori, perché tutti si sentono coinvolti, come abbiamo sempre raccontato. Ci sono più “senatori”, questo sì, che sono i titolarissimi del tecnico piacentino. Senza dimenticare che – tra i nomi fatti in questi mesi, e tra chi si è visto più spesso, e meglio, in campo – è mancato dall’inizio della stagione Florian Ayè, uomo gol in casa Rondinelle e probabilmente finora tassello mancante (a causa degli infortuni) nel puzzle bresciano per cercare di arrivare il Serie A.
Nulla a che vedere con la complicatissima scorsa annata, tant’è che a un certo punto l’andamento 20-21 lasciava presagire addirittura alla possibile retrocessione della formazione bresciana.
Il confronto con il 20-21
Il Brescia inizia la scorsa stagione con Luigi Delneri in panchina. Dopo la seconda giornata di campionato però il tecnico friulano viene esonerato e al suo posto torna Diego López (che aveva allenato la squadra nel finale della scorsa stagione, in Serie A).
Dopo la decima giornata però anche Diego López viene sollevato dall’incarico – venendo sostituito provvisoriamente da Daniele Gastaldello – già nello staff tecnico. Il 10 dicembre viene dunque ufficializzato Davide Dionigi come nuovo allenatore. Il Brescia conclude così il girone d’andata al tredicesimo posto in classifica con 21 punti (5 vittorie, 6 pareggi e 8 sconfitte).
Ma dopo quattro sconfitte consecutive anche l’allenatore modenese viene allontanato da Cellino; due giorni dopo (con nel mezzo un’altra panchina casalinga di Gastaldello, nel 3-3 contro il Cittadella) viene ufficializzato dal presidente delle Rondinelle Josep Clotet.
Il tecnico spagnolo trova la chimica giusta con e tra i giocatori, e grazie a un gioco piacevole, porta la squadra fino al settimo posto (15 vittorie, 11 pareggi e 12 sconfitte), centrando così i playoff per la promozione, dove viene eliminata nel turno preliminare dal Cittadella.
Il miglior marcatore della squadra – e anche il giocatore che ha fatto di più la differenza – è stato Florian Ayé con 17 reti.