Legambiente Basso Sebino torna per l’ennessima volta a denunciare la situazione al limite della linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo, martoriata da parziali chiusure che inevitabilmente si traducono in lunghi mesi di disagi per i viaggiatori.
Ci è voluto oltre un anno per riaprire la tratta fra Breno e Cedegolo dopo l’alluvione del luglio 2022, lo scorso 6 agosto. A distanza di poche settimane però, il tragico incidente costato la vita a un camionista a Marone il 21 settembre ha cagionato una nuova chiusura fino a Pisogne.
Da allora la linea viene gestita praticamente in due metà, collegate dagli autobus sostitutivi con tutti gli inevitabili disagi con ritardi e coincidenze. A questo si aggiunge il problema che a nord dell’interruzione i treni presenti al momento dell’incidente erano pochi, in tutto sei, e secondo Legambiente quattro hanno la revisione in scadenza a dicembre.
Peccato che questa possa essere fatta solo a Iseo, a sud della serrata. Se non verrà trovata una soluzione, dal mese prossimo questi convogli dovranno essere a loro volta sostituiti da bus.
“Secondo i rumors aziendali – scrive Legambiente – la durata dei lavori di ricostruzione si prevede molto lunga. Maggio 2024 è la data che si ipotizza per il ripristino della linea, una vera doccia fredda per i pendolari”.