Una decina di appartenenti al gruppo “de Noalter” sono stati ascoltati ieri in Questura in merito al rogo del giovedì grasso, in cui bruciarono un fantoccio con le sembianze del ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Un chiarimento durato all’incirca due ore, durante il quale la delegazione ha dato una spiegazione del gesto che attirò l’attenzione dell’opinione pubblica non solo bresciana, ma anche nazionale.
Il gruppo si è assunto la piena responsabilità, ma ha anche voluto precisare che il filo conduttore del gesto era bruciare qualcosa di davvero intollerabile e cioè l’istigazione al razzismo. Un chiarimento dunque che potrebbe rivelarsi determinante per chiudere la questione.