Bruno Lorandi non è l’assassino della moglie trovata morta nella loro abitazione di Nuvolera il 10 febbraio del 2007, giorno del 60 esimo compleanno del marito e ultima giornata lavorativa per l’uomo che aveva raggiunto la pensione. Ne è convinto l’avvocato Alberto Scapaticci. Secondo il legale Bruno Lorandi all’ora del delitto non era in casa. In quegli attimi Clara Bugna era sola e stava stirando. Proprio l’utilizzo del ferro da stiro da parte della donna è una delle nuove prove che il legale ha allegato alla richiesta di revisione del processo depositata nelle scorse ore alla Corte d’Appello di Venezia che ora dovrà decidere se ammettere o meno la richiesta.
“Bruno Lorandi non ha ucciso la moglie”: depositata revisione del processo
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