Caccia al rapinatore di Idro e Ponte Caffaro: Carabinieri sulle sue tracce
Almeno tre delle quattro rapine messe a segno nell’ultimo mese tra Ponte Caffaro e Idro sembrano portare la stessa firma. Le indagini vanno avanti e le bocche sono cucite, ma dalle descrizioni dei testimoni e dalle dinamiche, almeno in tre casi ad agire potrebbe essere stata la stessa persona. Le similitudini sono molte tra i due colpi andati a segno all’ufficio postale di Anfo e quello alla farmacia di Ponte Caffaro del 23 febbraio. Sembra invece non corrispondere esattamente la descrizione del malvivente che la notte del 28 gennaio ha rapinato la gelateria Bounty, a Lemprato di Idro.Ci sono comunque un paio di elementi in comune tra tutte e quattro le rapine, che si sono susseguite in un solo mese su un territorio che si estende per non più di 15 chilometri. Il rapinatore solitario è arrivato e se n’è andato sempre a piedi ed era armato di una pistola caricata a salve che ha usato per minacciare e intimare la consegna del denaro. Solo in due casi è stato esploso un colpo: alla gelateria di Idro e lunedì all’ufficio postale di Anfo. Il fatto più singolare è che fin qui nessuno sembra aver notato una persona sospetta nei paraggi, né prima né dopo i colpi. Si tratta di piccole comunità dove uno sconosciuto facilmente viene individuato, ma questo malvivente, probabilmente un giovane e con l’inflessione dialettale della zona, pare avere il dono dell’invisibilità. Nulla è ancora certo, ma sembrano di tutt’altra matrice i numerosi furti che si sono susseguiti a Idro, sempre nelle ultime settimane. Una buona notizia fra tutti questi episodi inquietanti è il ritrovamento a Castenedolo della Ford Fiesta bianca rubata a una giovane copia lo scorso 31 gennaio
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