Cadavere nell’Oglio: il fuoco come probabile causa della morte
E’ ancora avvolto nel mistero il ritrovamento del cadavere di un uomo in una roggia a Palazzolo. A notarlo, poco dopo le 13 di sabato, era stato un passante. Agghiacciante la vista con il corpo a galleggiare in un canale del fiume Oglio dentro al Parco Metelli. Immediatamente allertati sul posto si sono recati i carabinieri di Chiari e del Nucleo investigativo, vigili del fuoco e gli uomini della protezione civile. Si tratterebbe di un marocchino di 36 anni. Nella tasca del giubbotto aveva ancora un passaporto leggibile e alcuni bollettini postali. Nonostante questi dettagli l’uomo pare sia stato in acqua per molti giorni. Resta ancora da capire e chiarire, quindi, il punto esatto della caduta. Perché nonostante in una prima fase nessuna ipotesi sia stata esclusa (omicidio compreso) da un primo esame esterno del medico legale non risultano segni di violenza evidenti sul cadavere. Così come non sono state trovate un’auto, una bicicletta o qualsiasi mezzo riconducibile alla vittima. La scomparsa del ragazzo, che viveva a Capriolo con alcuni parenti, era stata denunciata in caserme nei giorni scorsi. Dalle prime verifiche non risulta avesse un lavoro stabile. In corso, dunque, tutti gli accertamenti del caso anche per escludere il coinvolgimento di terzi. Il pm Teodoro Catananti ha disposto l’autopsia sul corpo. Esame autoptico a cercare di chiarire il mistero. Nelle ultime ore pare che l’uomo abbia avuto un problema con il fuoco acceso per scaldarsi. Forse una fiammata e i vestiti che bruciavano, da qui ipotizzabile un tuffo nelle acque risultato fatale.
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