“Mi rivolgo a Lei perché possa sbloccare una situazione che ha del grottesco e che non si riesce a risolvere per le vie ordinarie”. Inizia così la lettera che la sindaca di Brescia Laura Castelletti ha inviato alla presidente del Consiglio Giorgia meloni sulla Caffaro.

Il problema è noto e la stessa Sindaca lo ha più volte sollevato negli ultimi mesi: il rinnovo dell’incarico al Commisario straordinario del Sito di interesse nazionale. Infatti la scadenza era lo scorso 20 febbraio e tanto la Loggia quanto la Regione avevano caldeggiato la permanenza di Mauro Fasano che, scrive Castelletti, “in questi mesi ha raggiunto significativi risultati per l’avvio delle operazioni di bonifica di uno dei siti inquinati più importanti d’Italia”.

I Ministri di Ambiente ed Economia hanno adottato la scelta in tempo, il 19 febbraio. Da quel momento in poi, però, il documento “si è perso nei labirinti delle bollinature e registrazioni di Ragioneria dello Stato e Corte dei Conti, senza che se ne possa avere traccia”.

Questo porta a inevitabili rallentamenti nelle operazioni propedeutiche alla bonifica vera e propria dell’ex sito produttivo. L’emungimento della falda procede ma né il Commissario (in attesa di conferma) né altri in sua vece sono abilitati ad attingere alle risorse – già disponibili – per ristorare chi sostiene i costi. Una situazione che, scrive ancora la Sindaca, si sta facendo “insostenibile” e rischia di bloccare l’atteso intervento.

“Confido – conclude – che nell’interesse di tutta la comunità che mi onoro di rappresentare, il Suo autorevole intervento possa determinare una decisa accelerazione nella conclusione di questa incresciosa vicenda per poter procedere sollecitamente all’avvio delle operazioni di bonifica”.