Il costo dei prodotti energetici all’ingrosso ha subito un forte calo e ciò si ripercuote anche sulle bollette che saranno più leggere. Almeno quelle in tutela, visto che il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo nel secondo trimestre si ridurrà del 55,3%.
Lo ha comunicato Arera, l’Autorita di regolazione per energia reti e ambiente, aggiungendo che come da decreto del Governo ha azzerato gli oneri di sistema per la generalità dei clienti gas e ha confermato il potenziamento dei bonus sociali elettricità e gas per le famiglie meno abbienti. Gli oneri generali di sistema vengono invece riattivati per tutti i clienti elettrici, comprese le utenze domestiche.
Interventi che si affiancano alla conferma della riduzione Iva sulla gestione calore, sul teleriscaldamento e sul gas al 5%.
Diversi i fattori scatenanti: domanda europea in diminuzione, ripresa contenuta della domanda asiatica di Gnl, la ripresa operatività o nuovi terminali di liquefazione negli Stati Uniti e di rigassificazione in Europa. Non trascurabile la variabile di un inverno mite, con gli stoccaggi pieni oltre la metà.
Dal primo aprile quindi, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo sarà di 23,75 centesimi di euro per kilowattora. Certo è che pesano ancora i forti aumenti all’ingrosso dei mesi scorsi: nell’anno scorrevole fra luglio 2022 e giugno 2023 infatti, ogni famiglia spenderà in energia elettrica circa 1.267 euro. Questo significa il 33,7% in ipiù rispetto ai 12 mesi precedenti.