Il presidente del Consiglio comunale Roberto Cammarata sarà ambasciatore di pace per la città di Brescia, in un viaggio che lo porterà prima a Vienna e poi nei Balcani, per partecipare a due distinte iniziative, dal 20 al 26 giugno.
La tappa iniziale, come detto, sarà la capitale austriaca, alla prima conferenza degli Stati parte del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari delle Nazioni Unite. Anche se un buon numero di Stati europei, tra cui l’Italia, non ha ancora adottato o ratificato il trattato, la conferenza accoglierà tutte le delegazioni nazionali che desiderano impegnarsi in un dialogo significativo. Un passaggio importante, che rimarca una posizione netta della nostra città su questo tema.
La missione continuerà poi a Sarajevo, dove Cammarata parteciperà al primo viaggio studio sulla rotta balcanica degli Amministratori pubblici bresciani, incontrando realtà istituzionali e della società civile, dialogando con loro, nell’intento di approfondire il fenomeno delle migrazioni lungo questa via, ma anche di portare la solidarietà delle istituzioni e dell’associazionismo bresciano.
Il ruolo di Ambasciatore della pace e la presenza del presidente a queste iniziative sono strettamente collegati all’impegno profuso nell’organizzazione del Festival della Pace, che giungerà quest’anno alla quinta edizione e si arricchisce ogni anno di spunti e collaborazioni, e alla grande attenzione da sempre dedicata a questi temi.
QUALCHE INFO DI BACKGROUND
La prima conferenza degli Stati parte (1MSP) del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW) delle Nazioni Unite si terrà a Vienna dal 21 al 23 giugno, subito dopo la Conferenza governativa internazionale sull’impatto umanitario delle armi nucleari (20 giugno) e la Conferenza dell’ICAN per la società civile (18 – 19 giugno).
Questo sarà il primo incontro di stati e partner chiave a sostegno del TPNW dalla sua adozione, nel 2017: fornirà grande visibilità a questa agenda globale, dando risalto al numero crescente di paesi che lo sostengono e riunendo delegazioni nazionali e governi locali.
Il presidente Cammarata interverrà nella giornata di martedì 21 giugno sia in conseguenza degli impegni assunti con il Festival della Pace, sia in rappresentanza degli Enti e delle Istituzioni che aderiscono alla campagna Italia, ripensaci. Per un mondo libero dalle armi nucleari per l’adesione dell’Italia al Trattato per la proibizione delle armi nucleari, approvato dall’Assemblea dell’Onu a New York con 122 voti favorevoli.
Il trattato, aperto alla firma il 20 settembre 2017, resterà aperto a tempo indeterminato ed è divenuto legge internazionale dal 22 gennaio 2021.
Anche se l’Italia non ha partecipato all’elaborazione del testo e non l’ha approvato, un significativo passo avanti è stato fatto il 18 maggio con il voto favorevole in Commissione Esteri alla Camera della risoluzione per il disarmo globale che dà indicazioni al Governo affinché si attivi in percorsi concreti di disarmo nucleare e di avvicinamento ai contenuti del trattato di proibizione delle armi nucleari.
Brescia è direttamente coinvolta da questa tematica in quanto territorio che vede presenti bombe nucleari nella base aeronautica di Ghedi-La Torre.
La società civile e numerosi enti locali della Provincia di Brescia, tra i quali il Comune di Brescia, stanno sostenendo la Campagna attraverso la sensibilizzazione della cittadinanza e la delibera di ordini del giorno che invitano il Parlamento e il Governo italiano a ratificare il trattato.
Da mercoledì 22 giugno il presidente Cammarata raggiungerà a Sarajevo gli Amministratori bresciani impegnati nel primo viaggio studio sulla rotta balcanica: il travagliato percorso dei migranti in fuga dalle guerre come quelle in corso in Siria, in Afghanistan e, dallo scorso febbraio, in Ucraina.
Il viaggio, che si concluderà domenica 26 giugno, è organizzato dal Coordinamento provinciale degli enti locali per la pace e la cooperazione internazionale a conclusione della prima edizione della Scuola per la pace rivolta ad Amministratori bresciani.
La delegazione è composta da rappresentanti di 9 municipalità bresciane, dal capoluogo a Roncadelle, San Felice del Benaco, Collebeato, Passirano, Cevo, Bovezzo, Ome oltre alla rappresentanza del Coordinamento della pace della provincia di Bergamo, con delega della città. Ad affiancare gli amministratori locali ci saranno rappresentanti del terzo settore: Emergency, Associazione Centro Migranti, Associazione Babamondo, Fondazione Raffaele Cominelli di San Felice del Benaco, Bottega Equo Solidale di Casazza (BG), Rajiv Gandhi Home for Handicapped – sede italiana (CN) e Associazione Piuculture (TR). In tutto saranno 17 i componenti della delegazione.
Sarà l’incontro con l’ambasciatore italiano a Sarajevo Marco Di Ruzza a dare ulteriore prestigio e legittimazione alla delegazione, un appuntamento fortemente voluto dallo stesso ambasciatore per riconoscere quanto la nostra provincia ha fatto e sta facendo per la Bosnia ed Ezegovina.