Altra mattinata di follia nel carcere cittadino Nerio Fischione.
Un detenuto algerino di 30 anni ha sradicato una panchina nella saletta dell’ufficio matricole. Rinchiuso in cella ha spaccato di tutto e dato fuoco al materasso.
Spostato in una seconda cella ha replicato: ha rotto tutto quello che era possibile rompere, dai rubinetti ai tubi dell’acqua, allagando la cella e il corridoio della sezione, fino a pezzi di muro.
Si è poi scagliato contro gli agenti della Polizia Penitenziaria che cercavano di contenerlo lanciando pezzi di muro.
Nel tentativo di fermarlo due agenti sono stati feriti e hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del Pronto Soccorso.
Sconcertati e sul piede di guerra gli agenti della Polizia Penitenziaria che per voce del Segretario Generale Aggiunto del Sinappe, Antonio Fellone hanno chiesto l’immediato trasferimento del detenuto in una struttura più idonea. Richiesta che sarebbe già stata avanzata anche dalla Direzione del carcere.
Una giornata di follia che segue di sole 24 ore un fatto analogo quando un detenuto, questa volta italiano, aveva distrutto e incendiato la propria cella
E anche 24 ore fa il Sinappe, per voce di Antonio Fellone, aveva riportato l’attenzione sulla questione sicurezza per gli agenti in servizio e, di riflesso, per i detenuti della casa circondariale