Il caos che regna intorno al Brescia Calcio è motivato anche dalle parole che il Direttore Sportivo delle Rondinelle, Francesco Marroccu, ha detto nella conferenza stampa di oggi pomeriggio. Dichiarazioni che hanno chiarito la vicenda Cellino-Inzaghi-Lopez solo parzialmente.
Il DS del Brescia ha prima di tutto detto: “Ieri sera ho incontrato Diego Lopez ed il suo staff. In città non si è respirata una buona aria per il suo rientro. C’è stato un movimento per cui Diego Lopez, amico del Brescia e ci tengo a sottolinearlo, amico del presidente, anche oggi, dopo tante reazioni anche della stampa, dai social, ha preso consapevolezza che il Brescia non poteva andare avanti con serenità. Ha rinunciato all’incarico”.
Insomma, due passi avanti e uno indietro per la componente dirigenziale bresciana che è direttamente collegata al campo di gioco. La società pare sia allineata, ma solo fra i Dirigenti, poiché la “solitudine” che in queste ore – anche dopo la conferenza del pomeriggio – ha respirato Filippo Inzaghi probabilmente ricadrà sull’andamento della stagione.
Come siano andate veramente le cose non lo sa nessuno, ma il Direttore Sportivo Marroccu non è sicuramente riuscito nel suo intento. Poi le parole sull’allenatore piacentino, che a questo punto rimarrà (forse) sulla panchina biancazzurra.
“Inzaghi non è stato esonerato. Diego Lopez era in città perchè stavamo pensando all’esonero. Inzaghi non è stato licenziato. Nessuna comunicazione ufficiale è mai stata data”, ha aggiunto Marroccu.
“Lopez? Per allenare il Brescia non serve essere d’accordo con la stampa. Lopez ha fatto bene lontano da Brescia, qui è stato sfortunato ma noi lo abbiamo giudicato idoneo al progetto. Io sono il direttore sportivo e Cellino il presidente. Con me Lopez ha fatto bene a Cagliari”, ha ribadito ancora il DS del Brescia.
Inzaghi e Lopez
In seguito una dichiarazione che stupisce, sia per quanto fatto finora da Super Pippo sia per i tempi, e i retroscena: “Non ho tagliato la testa ad Inzaghi. Ho smesso di supportarlo rispetto a un mese fa perchè ho capito che il momento storico della scelta non metteva le due persone trainanti del progetto Brescia, Inzaghi e Cellino, sulla stessa lunghezza d’onda. La mia presenza era funzionale all’arrivo di Diego Lopez. Ma il terreno non è fertile per farlo tornare“.
Subito dopo però, ecco che viene spiegata la nuova strategia, con parole di stima verso il tecnico piacentino: “Inzaghi deve collaborare con il club. Lui è stato l’artefice della partenza del Brescia. Senza di lui non saremmo in questa situazione. L’allenatore e il presidente si sono detti delle cose. Inzaghi è stato messo in discussione per i risultato finale non sull’immediato. Nell’ultimo periodo Inzaghi si è sfiancato”.
Obiettivo e squadra
L’obiettivo per la stagione è chiaro, secondo quanto ha detto Marroccu: “Noi vogliamo andare in Serie A. Le mosse sono solo orientate a questo. Pregi e difetti di Cellino li conosciamo. Cosa faccio ora? Esco e chiamo Inzaghi! Strategia per ripartire? La Serie A! Non bisogna essere amici. Io ho un obiettivo chiaro. Chi vuole stare qui deve metterci del suo. Ad Inzaghi dirò questo“.
“La squadra? Gli scossoni portano cose positive. Da queste cose si cresce, anche se farei volentieri a meno. Ho tenuto la squadra allo scuro di tutto fino a questa sera quando dopo l’allenamento ho comunicato che avrei chiamato l’allenatore per farlo tornare”, ha concluso il DS Marroccu.