C’è un problema tamponi. Ormai è innegabile e con l’aumento dei contagi (quindi dei contatti stretti e quant’altro) l’imbuto per riuscire a effettuare un tampone è sostanzialmente inevitabile.
Il caso più eclatante è il Brixia Forum dove un lungo, lunghissimo serpentone di auto in paziente attesa è presente praticamente ogni giorno per tutto il giorno. I tempo per effettuare i test, in particolar modo quelli molecolari, si dilata spesso fino alle 3 o più ore con evidenti disagi in modo particolare per i bambini.
Situazioni molto simili però vengono segnalate anche in provincia come ad esempio a Gavardo dove il sindaco Davide Comaglio nella mattinata di ieri ha avvisato i suoi concittadini delle lunghe code che si erano formato attorno all’ospedale. Necessario quindi l’intervento della Polizia locale per riuscire dopo ore a riportare la situazione alla normalità.
La locale è dovuta intervenire anche a Desenzano dove viale Andreis era costantemente blocato. Per garantire agli utenti la possibilità di recarsi in ospedale non per i tamponi le autorità hanno dovuto creare una corsia preferenziale.
Novità su questo fronte erano attese in questi giorni dopo che la scorsa settimana Letizia Moratti aveva annunciato l’istituzione di task force ad hoc per effettuare i tamponi. Ieri le prime sono state attivate, ma purtroppo di Brescia non c’è traccia.
“Scene da terzo mondo”
Sulla problematica ieri è intervenuto anche il leader della Lega Matteo Salvini presente a Torbole per un incontro sul caro energia. Salvini ha descritto la situazione come “da terzo mondo” dichiarando di aver chiesto più tamponi a Draghi e alla Moratti stessa.