“Fate Presto, fate presto, fate presto. Non c’è più tempo. Appello rivolto a Parlamento e Governo. Subito un decreto!” È questo il messaggio di denuncia di Rita Bernardini. Con un’incitazione ripetuta tre volte, perché la situazione – già grave prima e in presenza del Covid-19 lo è ancora di più – pare essere veramente critica.
Rita Bernardini è stata deputata dei Radicali dal 2008 al 2013 – ora è Membro del Consiglio Generale del Partito Radicale – ed è Presidente di “Nessuno Tocchi Caino” (Una Lega internazionale per l’abolizione della pena di morte nel mondo e in generale per la lotta contro la tortura).
In un post su Facebook, dove annunciava la visita al carcere bresciano di “Canton Mombello”, si è espressa così: “In viaggio verso il carcere di Brescia, l’istituto più sovraffollato d’Italia”. Non era sola però, con lei c’erano anche Sergio D’Elia (Radicali), Elisabetta Zamparutti (Radicali), Roberto Rampi (PD), e gli avvocati Mario Piazza e Lorenzo Cinquepalmi.
Nel messaggio successivo, sempre pubblicato su Facebook, ecco la descrizione della situazione appena vista: “Carcere di Brescia, non ci sono più gli spazi per gli isolamenti. 2 sezioni su 8 hanno fatto i tamponi, risultato 10 positivi. Nelle altre sezioni non si sa. Elevato numero di positivi fra il personale che non riesce a coprire i turni. Celle fatiscenti con letti a castello a tre piani. Cessi alla turca con tubo che pende dall’alto definito doccia. 356 detenuti in 186 posti. Direttrice straordinaria (veramente!) che deve dirigere anche l’altro carcere (casa di reclusione) + incarico all’UEPE (Ufficio per l’esecuzione penale esterna). Sui 25 ispettori previsti ce ne sono 2, sui 32 sovrintendenti ce n’è uno solo. Su sei educatori previsti ce ne sono solo 4 per due carceri. Il magistrato di sorveglianza: chi l’ha visto? FATE PRESTO”.
I casi di Covid hanno subito una decisa impennata nelle ultime settimane, impennata causata – come tutti i dati confermano – verosimilmente dalla variante Omicron. Il Governo, le regioni e i Comuni hanno deciso delle nuove strette per arginare l’avanzare dei contagi, approvando nuove norme e chiedendo ai cittadini di continuare a prestare attenzione. Già, quelle norme che si rispettano qui fuori, in libertà. Ma nelle carceri qual è la situazione? Questa è la risposta di Rita Bernardini.