Una legge per dire no ai matrimoni combinati. Questa la propoista della vicepresidente della Camera Mara Carfagna, in seguito a quanto avvenuto a Brescia.
Contestare una pratica erroneamente considerata una tradizione tollerabile, solamente perché praticata diverse culture. Questa la motivazione che ha spinto l’ex Ministro alle Pari Opportunità, Mara Carfagna a presentare una proposta di legge che vieta i matrimoni combinati sul suolo italiano. Dopo i casi bresciani, di Sana e della diciottenne messa sotto protezione dalla Polizia, per la vicepresidente della camera è arrivato il momento di dire basta.
“E’ necessario inviare un segnale chiaro di rifiuto e condanna. Le donne, vittime di tali pratiche, non possono più aspettare” ha detto. Dopodiché ha invitato i propri colleghi ad approvare in tempi rapidi la proposta. Contando sul fatto che possa servire a mettere al sicuro tutte le ragazze e le bambine che in futuro si dovessero trovare a subire pressioni simili.
La nuova legge, che secondo la deputata ci allineerebbe alle legislature europee. Prevederebbe la punizione dei colpevoli anche per reato ideato in Italia, ma commesso al di fuori del territorio nazionale. Oltre che la protezione delle vittime denuncianti questo genere di abusi.