In provincia di Brescia, gli esborsi delle imprese per la fornitura di gas ed energia elettrica sono aumentati (nell’ultima fattura disponibile) rispettivamente del 231% e del 166% rispetto allo stesso periodo del 2019. Il concretizzarsi di una preoccupazione avanzata più volte dalle associazioni di categoria negli ultimi mesi.
Questi dati sono frutto di un sondaggo del centro studi di Confindustria Brescia sulla base delle risposte fornite da un campione costituito da 113 aziende del nostro territorio che impiegano 10.500 addetti.
“Siamo di fronte a una situazione sempre più emergenziale, che comprende due nodi in particolare: il rialzo dei costi dell’energia e le difficoltà nel reperimento delle materie prime – il commento preoccupato del presidente degli industriali nostrani Franco Gussalli Beretta – Una problematica di natura mondiale, legata a una serie di tensioni geopolitiche, su cui ci auguriamo possa essere condotto un intervento deciso da parte del Governo”.
Questa situazione emergenziale si inserisce, secondo Confindustria, in un contesto già particolarmente problematico per il comparto manifatturiero: l’attività delle imprese risente oggi della limitata disponibilità di materiali, che si riverbera su quotazioni delle materie prime industriali a livelli record. Nel 3° trimestre 2021 il 32% delle imprese bresciane ha individuato proprio la scarsità di materie prime come il principale fattore che limita la produzione mentre nell’analogo periodo del 2020 era solo il 3%.