Questa mattina Cascina Riscatto è stata consegnata alla comunità, dopo i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche. La struttura che ospita al piano terra e al primo piano, un centro diurno per anziani, e altre attività sociali al secondo, è ora completamente accessibile. In particolare si è andati ad inserire un ascensore e servizi igienici accessibili anche ai disabili.
Il complesso architettonico, che risale al Cinquecento, è stato acquistato dal Comune di Brescia nel 1977 ed è dotato di un loggiato composto da cinque campate, con archi a tutto sesto ed elementi architettonici marmorei, intonaci graffiati e modanature in cotto caratteristici dell’epoca. Il costo complessivo ammonta a 300mila euro.
“Una realtà viva e vivace che riesce a raccogliere intorno a se tantissime associazioni – ha detto la sindaca Laura Castelletti – Abbattimento delle barriere architettoniche, sicurezza e la possibilità di massima fruizione per rendere la Cascina ancora più inclusiva”.
“Si è intervenuti su un edificio storico con una piccola aggiunta che è un edificio di tre piani che contiene un ascensore e tre servizi a norma per i disabili – ha detto Paolo Greppi, architetto – la difficoltà vera avere un parere favorevole da parte della sovrintendenza per stata intervenire”.
I lavori nel dettaglio
Rispettando la struttura originaria dello stabile, di valore storico e artistico, nell’intervento appena concluso alla facciata laterale della Cascina rivolta a est è stato giustapposto un corpo verticale di tre piani, dove sono stati collocati il vano ascensore e i servizi igienici, su tutti e tre i piani.
Per le fondazioni e per il vano ascensore della nuova porzione dell’edificio è stato utilizzato cemento armato, per la struttura degli atri e dei servizi è stato impiegato del laterizio portante. Mentre per i solai e per la struttura della copertura è stato adoperato il laterocemento.
La parte visibile della copertura dell’ampliamento è stata realizzata con travi a sezione circolare e con travetti in legno simili a quelli già presenti in altre parti dello stabile. Il manto di copertura è in coppi di laterizio mentre le lattonerie per le scossaline, per i canali di gronda e per i canali pluviali sono in lamiera di rame.
Il corpo di fabbrica aggiunto rimane separato 12 centimetri dall’edificio storico, creando un giunto sismico strutturale nel rispetto della normativa antisismica e, per rendere uniforme la lettura d’insieme, la superficie esterna è stata resa il più possibile simile alla parte restante dell’edificio, seguendo le indicazioni della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Bergamo e Brescia.