Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale sono emersi ulteriori elementi sulla morte di Desirée Piovanelli. Secondo quanto riporta il Giornale di Brescia, l’imprenditore, che aveva presentato un esposto per la riapertura del caso, ha parlato di un giro di droga e pedofilia dietro l’omicidio della 14enne.
L’uomo, un 70enne residente a Leno ha confermato di aver fatto nomi precisi agli inquirenti e ha ribadito di sapere tanto di quello che è successo. Acquisita la testimonianza ora la Procura aspetta di poter recuperare i vestiti che Desirée indossava il giorno del delitto e anche il fazzoletto ritrovato nella Cascina Ermengarda.
Due elementi sui quali sono state trovate tracce biologiche “di soggetti diversi dai condannati” mai associate a Dna.