Le speranze di ritrovare Iuschra Gazi viva si assottigliano giorno dopo giorno. Sono passati ormai 7 mesi da quel 19 luglio, quando la piccola si allontanò dal gruppo di educatori e volontari e poi svanire nel nulla. Le ricerche della ragazzina si sono estese per chilometri setacciando il bosco delle Cariadeghe senza nessun esito. La 12enne era affidata all’associazione Fobap e ora la Procura ha aperto un’indagine per omicidio colposo a carico di un’operatrice.
Non esistono tracce che la piccola Iuschra sia morta, ma la Procura pur senza il ritrovamento del corpicino è quasi certa che la ragazzina non ce l’abbia fatta a sopravvivere, cadendo in qualche cavità carsica oppure morendo nel bosco in assenza di cibo e acqua. Della piccola inoltre non sono mai state ritrovate tracce di DNA. Le ossa ritrovate nel bosco qualche mese fa, dopo le analisi sono risultate essere di un mammifero della specie animale.
Nei prossimi giorni l’indagata verrà sottoposta ad un interrogatorio davanti ai pm Donato Greco e Antonio Bassolino, titolari del fascicolo aperto inizialmente per lesioni colpose. L’accusa ritiene infatti che la donna, considerata l’operatrice più esperta dell’associazione, non abbia approntato un controllo adeguato della bambina, pur sapendo che Iushra era solita scappare e nascondersi.