Ha preso il via questa mattina il processo d’appello nei confronti di quattro medici ex dipendenti dell’Ospedale Civile finiti nel filone d’inchiesta del caso Stamina. Alla sbarra tornerarro l’oncologo pediatrico Fulvio Porta, la responsabile di laboratori di staminali, Armanda Lanfranchi, la ex segretaria del Comitato etico, Carmen Terraroli e la ex direttrice amministrativa Ermanna Derelli, tutti all’epoca dei fatti dipendenti degli Spedali Civili.
Il “Caso Stamina” è stato per alcuni anno al centro delle cronache sanitarie e giuridiche: si trattava di un preparato di cellule mesenchimali dalla composizione segreta con nessuna certificazione scientifica il quale veniva somministrato a pazienti, per lo più bambini, con gravi malattie neurodegenerative.
Un procedimento terapeutico reso famoso da Davide Vannoni e dalla Stamina Foundation con quest’ultimo e alcuni seguaci a finire in giudizio. Così è successo anche per Porta, Lanfranchi, Derelli e Terraroli che, pur cavandosela rispetto ad accuse più pesanti mosse verso altri esponenti come la truffa ai danni del servizio sanitario nazionale e l’associazione a delinquere, sono incappati in una condanna.
Per loro l’accusa è relativa alla collaborazione e ai processi decisionali che hanno portato alla somministrazione, nonchè alla somministrazione di farmaci imperfetti in alcuni pazienti. Attesa per la sentenza.