L’INPS pubblica sul proprio sito una tabella (guardala QUI) nella quale riporta i dati relativi alle domande di cassa integrazione in deroga ripartite per le singole regioni così “come rilevate -scrive- al 3 maggio 2020” . Per la Lombardia ci sono due “righe” con due differenti “codici”: In una colonna le domande decretate dalla Regione e nell’altra quelle autorizzate Inps. Sommando le “due colonne” si evince che il numero delle domande della Regione 19.844 mentre quelle autorizzate dall’Inps ad oggi sono 6.517.
Risponde Regione Lombardia con un comunicato stampa: “STOP A FAKE NEWS, TRASMESSI A INPS 48.209 DECRETI” . La Regione denuncia una “vera e propria alterazione dei dati trasmessi” (in calce riportiamo il comunicato stampa di Regione Lombardia)
Ma nel frattempo i lavoratori lombardi rimangono “a bocca asciutta” e aspettano la Cassa Integrazione che Governo, Inps, Regioen gli aveva promesso entro aprile
ECCO IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE
LNews-CORONAVIRUS. CASSA INTEGRAZIONE, REGIONE: STOP A FAKE NEWS, TRASMESSI A INPS 48.209 DECRETI(LNews – Milano, 04 mag) “Ormai da settimane assistiamo a un quotidiano scaricabarile da parte dell’Inps sulle Regioni, per giustificare i mancati pagamenti della cassa integrazione che il Governo aveva assicurato sarebbero avvenuti entro fine aprile. L’ultima evidenza della confusione che regna all’Inps e che genera la diffusione di vere e proprie fake news è mostrata dal report giornaliero appena pubblicato www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=53641“.Lo chiarisce una Nota di Regione Lombardia. “Non si capisce come mai – prosegue la Nota – solo in corrispondenza della Regione Lombardia ci siano due righe con numeri di pratica diversi: in una, risultano decretate da Regione appena 37 domande di cui autorizzate 33; nell’altra, 19.807 di cui autorizzate 6.484. Mentre i decreti trasmessi dagli uffici regionali sono 48.209 come risulta dal sito di Regione Lombardia dove sono pubblicati i dati assieme agli stessi decreti (https://bit.ly/3c4Mt41)”. “Stranamente è cambiata anche la struttura dell’intero report dell’Inps: la tabella relativa alle domande gestite dalle Regioni – spiega ancora la Nota – al 27 aprile aveva tre colonne in più in cui veniva pubblicato anche il numero delle prestazioni già pagate dalla stessa Inps e dei lavoratori beneficiari. Insomma, non siamo solo di fronte a uno sconcertante disallineamento tra banche dati. Siamo di fronte a una vera e propria alterazione di dati”. “Regione Lombardia – conclude la Nota – ha costituito anche un Fondo Regionale per favorire l’anticipazione delle indennità a tutti i lavoratori in cassa integrazione, inclusi quelli gestiti interamente dall’Inps. Lo fa già dal 2014, dando ampia prova della propria serietà.Se l’Inps continuerà a diffondere notizie infondate e faziose, la Lombardia si difenderà nelle sedi opportune”. |