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Castelletti, casa: “ci sono regole precise, nessuna corsia preferenziale”

Risolto il “caso” di Hamid e Singh provocatoriamente arrivati sotto la Loggia con un trolley e una tenda, Laura Castelletti replica alle accuse di Umberto Gobbi, punto di riferimento dell’associazione Diritti per tutti.

“Il tema della casa è prioritario per la nostra Amministrazione, lo abbiamo detto in campagna elettorale e lo ribadiamo oggi -scrive in una nota la Sindaca di Brescia- È tra l’altro contenuto, in modo articolato, nelle nostre linee programmatiche, ma è chiaro che non abbiamo la bacchetta magica, ci serve tempo per mettere in atto azioni efficaci e risolutive. Stiamo già lavorando, abbiamo mappato gli alloggi di edilizia pubblica e stiamo individuando quelli da riattare per l’assegnazione, inoltre abbiamo avviato un percorso per attivare un’indagine puntuale che ci restituisca la reale situazione abitativa in città”.

“I nostri uffici si occupano dell’emergenza abitativa ogni giorno – precisa Laura Castelletti – perché i casi portati da Diritti per tutti non sono certo gli unici. Noi seguiamo delle regole precise, gli operatori del Comune vagliano ogni situazione con attenzione, rispettando i parametri volti a individuare e sostenere in via prioritaria chi vive maggiori criticità. Voglio sottolineare – precisa la Sindaca – che non esistono corsie preferenziali, per noi tutti i cittadini sono uguali“.

AD AMID E SINGH PROSPETTATE SOLUZIONI, MA RIFIUTATE

La Sindaca precisa poi che proprio l’assessore Marco Fenaroli “che ha sempre mantenuto aperta un’interlocuzione con la realtà che fa riferimento a Umberto Gobbi, ha nei mesi scorsi prospettato alcune possibili soluzioni per questi due casi specifici, che però sono state ritenute non rispondenti alle esigenze dei singoli“.


L’AFFONDO A GOBBI E A “DIRITTI PER TUTTI”

“Le difficoltà sono tante – confessa Laura Castelletti – e, visto l’andamento nazionale, sono destinate ad aumentare, in questa contingenza trovo assurdo criticare il fatto che Capitale della Cultura produca economia per tutti.

È inutile puntare il dito sugli affitti brevi, perché sono attività legali che hanno diritto di esistere, anche se chiaramente condizionano l’andamento del mercato privato e il sommerso va controllato e sanzionato.

Voglio poi sottolineare che Anci aveva chiesto di inserire nella Finanziaria un regolamento sugli affitti brevi, cosa che poi non è stata fatta, Diritti per tutti dovrebbe rivolgersi a chi ha competenze dirette, alla Regione, che regola il diritto alla casa pubblica, o al Governo, invece che inasprire i toni con un’Amministrazione che si è sempre dimostrata aperta al dialogo e alla collaborazione”.

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