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“Cellino, chiedimi se sono felice”, la protesta dei “1911” davanti alla sede del Brescia

Hanno presto a prestito il titolo del celeberrimo film di Aldo Giovanni e Giacomo e  l’hanno un po’ riadattato non solo nel titolo ma soprattutto nei contenuti.
“Cellino, chiedimi se sono felice” è la protesta dei “1911” per essere rimasti a bocca asciutta per Brescia-Mlan. Un’amarezza andata in scena davanti alla sede del Brescia Club.

FOTO: ARCHIVIO

Questo il comunicato ufficiale

CELLINO: CHIEDIMI SE SONO FELICE…

“Dopo che avevamo “prenotato” già sabato scorso uno spicchio del settore di Curva Sud riservato ai tifosi di casa senza tessera del tifoso; dopo che gli addetti alla vendita dei biglietti del Brescia Store ci avevano garantito ampia disponibilità; dopo aver portato una prima “corposa” lista di nomi già ieri mattina, quando cioè c’era ancora ampia disponibilità di posti, almeno in Curva Sud; dopo tutto questo, stamattina ci siamo presentati al Brescia Store con i soldi necessari a pagare per intero la prima tranche di biglietti e con una seconda lista altrettanto “corposa” di “ritardatari”, e ci è stato comunicato che nel frattempo tutti i biglietti a noi destinati erano stati venduti.

Morale della favola, a due giorni da una delle partite più sentite del campionato (per la classifica, per il rispetto reciproco fra le due tifoserie, per il semplice fatto che saremmo potuti entrare in un settore popolare di casa per la prima volta in questa dannata stagione!) ci ritroviamo nuovamente fuori dai giochi, e ancora una volta non per colpa nostra.

A questo punto, ci piacerebbe sapere chi dobbiamo ringraziare per questo trattamento, anche se una vaga idea noi ce l’abbiamo

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