Una vittoria per il presidente del Brescia Calcio Massimo Cellino, non sul campo, ma in Cassazione. Come riporta la Gazzetta infatti, sono stati annullati senza rinvio i sequestri in carico all’imprenditore sardo.
Una vicenda iniziata la scorsa estate quando il tribunale aveva disposto quello che poi è stato ribattezzato come “maxisequestro” di 59 milioni di euro. Una dura botta per Cellino che, nei mesi successivi, ha anche dato le dimissioni dalla sua carica per una situazione di scarsa tranquillità.
“Sul piano personale, il procedimento penale, che mi vede coinvolto e che dura ormai da ben due anni – aveva scritto Cellino nella lettera di dimissioni – nell’ambito del quale è stato emesso il provvedimento di sequestro che coinvolge di fatto il Brescia Calcio, ha ormai logorato la mia serenità, necessaria ai fini della gestione di un’impresa complessa quale è una squadra di calcio”.
Del maxisequestro, solo un milione è stato rispedito al riesame. Inezie rispetto alla vittoria ottenuta. Da capire ora cosa questo comporterà nella sua gestione della squadra. Se il passaggio riporterà Cellino al comando con pieni poteri, o se comunque un passo indietro ci sarà.