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Centri estivi, ecco come funziona il bonus e quali sono i requisiti

Come spiega il sito dell’Inps, per l’anno 2020, a partire dal 5 marzo, il decreto Cura Italia ha previsto uno specifico congedo parentale per un periodo continuativo o frazionato, comunque non superiore complessivamente a 15 giorni, per i figli di età non superiore a 12 anni. In alternativa al congedo parentale, però, è stata prevista anche la possibilità di scegliere un bonus per servizi di baby-sitting. Ma dal 19 maggio 2020, il decreto Rilancio, ha modificato la disciplina del bonus baby-sitting introducendo, in alternativa, il bonus per la comprovata iscrizione ai centri estivi e ai servizi integrativi per l’infanzia per il periodo dalla chiusura dei servizi educativi scolastici al 31 luglio 2020.

I centri estivi, apriranno in quasi tutta Italia il 15 giugno, ma quali sono le agevolazioni disponibili per prendervi parte? La cifra prevista dall’Inps a disposizione per un nucleo familiare arriva a un massimo di 1.200 euro (2.000 euro nel caso degli operatori sanitari), da utilizzare nel periodo di chiusura delle scuole. Oltre ai settori privati, il bonus, si legge sul sito dell’Inps, spetta inoltre ai lavoratori dipendenti del settore sanitario pubblico e privato accreditato. Coinvolto anche il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza Coronavirus.


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