Uno sciopero controverso? Non per la Cgil di Brescia, in questi minuti scesa in presidio in piazza Paolo VI. “È uno sciopero controverso per gli altri – dice ai microfoni di Èlive Francesco Bertoli, segretario della Cgil di Brescia – Stiamo esercitando un diritto costituzionale e lo facciamo in un contesto in cui da tempo stiamo chiedendo alcune cose a questo governo e a quelli precedenti. Perciò le nostre richieste non sono una novità”.
Certo è che in questo 17 novembre di mobilitazione il focus principale è sulla legge di bilancio del governo Meloni. Secondo Bertoli infatti, nella finanziaria non solo non vengono accolte quelle richieste di cui sopra ma appare una linea che “sta premiando gli evasori rispetto ai lavoratori e ai pensionati”.
La prima richiesta dei sindacati è che si apra una una discussione in merito alle pensioni “rispetto a una piattaforma condivisa (anche con Uil e Cisl) – dice Bertoli – che riguarda i 41 anni da una parte e i 62 dall’altra, il potenziamento della sanità pubblica, più investimenti sulla scuola e i trasporti”. A ciò si aggiungono gli aspetti del precariato e dei controlli in tema di sicurezza sul lavoro.
In ultimo la Cgil chiede una linea chiara del governo sulle politiche industriali, “perché – spiega – dal Pnrr in poi noi non abbiamo ancora visto degli investimenti. Forse ci sarà qualcosa sul 2024, ma crediamo che sia insufficiente”.
I trasporti
Il settore trasporti è certamente quello che da un punto di vista politico ha fatto più discutere, tant’è che dopo la precettazione di Salvini l’agitazione è stata dimezzata.
“Il tpl non è messo benissimo – ci dice Mauro Ferrari, segretario della Filt-Cgil di Brescia – Tu non puoi chidere a un cittadino di conseguire tutte le patenti necessarie e poi pagarlo 1.200 euro”.
Secondo Ferrari è già troppo tardi per agire: se anche gli stipendi fossero adeguati oggi, ci vorrebbero infatti almeno quatto o cinque anni per ricolmare il gap.
“Il rischio è di fare un servizio pubblico che trasporti solo studenti – aggiunge Ferrari – Perché la coperta è corta. Mancano circa 120 autisti e siamo veramente in difficoltà e anche i cittadini lo toccano con mano”.