Ha preso il via oggi a Pechino il settimo Simposio internazionale sulla conservazione del patrimonio culturale attraverso la digitalizzazione (CHCD).
Con il tema “RE-shape: Digital Heritage Driven by Technological Innovation” e con due sessioni parallele, il simposio, della durata di quattro giorni, si concentrerà sulle nuove tecnologie e sui nuovi modelli di patrimonio digitale, con numerosi panel ed eventi in programma.
Oltre 300 rappresentanti provenienti da 20 Paesi e regioni partecipano al simposio, dove saranno presentati e discussi più di 100 rapporti e casi professionali che coprono vari campi.
Intervenendo alla sessione di apertura, Yang Bin, vicepresidente dell’Università Tsinghua, ha dichiarato di ritenere che le discussioni pionieristiche tenute al simposio avranno un impatto positivo sullo sviluppo del patrimonio culturale, della scienza e della tecnologia, dell’istruzione e di altri settori, apportando un valore significativo alla società.
Xie Bing, vice capo dell’Amministrazione nazionale cinese del patrimonio culturale, ha affermato che il rapido sviluppo della tecnologia digitale sta creando opportunità senza precedenti per la conservazione del patrimonio culturale. Ha dato il suo benvenuto affinché altri Paesi aderiscano all’Alleanza per il patrimonio culturale in Asia, con l’obiettivo di portare avanti ulteriori scambi e cooperazioni in questo senso.
Durante l’evento di apertura si è svolta anche la cerimonia di firma del Laboratorio congiunto Cina-Grecia sul patrimonio digitale, che coinvolge diversi enti sia cinesi che greci. Il primo CHCD si è tenuto nel 2010. (Xin)
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