Tra interminabili applausi, il 31 dicembre si è concluso il concerto di Capodanno dell’Orchestra Filarmonica Italiana presso la Sun Yat-sen’s Memorial Hall di Guangzhou, nella provincia meridionale cinese del Guangdong. Circa 3000 spettatori cinesi hanno trascorso l’ultima notte del 2023 ammirando l’appassionata e gioiosa esibizione degli artisti italiani.
Anche se lo spettacolo è terminato, molti spettatori sono ancora riluttanti ad andarsene. Alcuni hanno augurato “Buon anno!” agli artisti italiani sul palco, mentre altri hanno tirato fuori i loro telefoni per scattarsi dei selfie.
“È proprio per questo che abbiamo scelto Guangzhou come luogo per il concerto di Capodanno. La gente qui non solo comprende e apprezza la musica italiana, ma soprattutto mostra grande entusiasmo e interesse”, ha dichiarato Antonio Amenduni, direttore della tournée dell’Orchestra Filarmonica Italiana.
Tra le migliori orchestre del Paese, quest’orchestra è stata fondata nel 1970 ed è rinomata in tutta Europa. Si esibisce oltre 30 volte all’anno in Italia.
Sebbene sia apparsa per la prima volta sul palcoscenico cinese nel 2007, molti spettatori di qui non sono estranei a quest’orchestra italiana.
Antonio Amenduni ha dichiarato che negli ultimi anni l’orchestra si è esibita più di 150 volte nelle principali città della Cina e ha tenuto concerti di Capodanno in città come Shanghai, Pechino, Chengdu e Chongqing.
“Abbiamo già tenuto tre concerti a Guangzhou, e questa volta sono pieno di aspettative perché so che qui c’è un pubblico giovane e molti genitori invitano i loro figli ad assistere ai nostri spettacoli”, ha dichiarato Antonio Amenduni.
Solo mezz’ora prima dell’esibizione, Zhang Yunbo, 10 anni, aveva in mano tre biglietti e scattava foto davanti al pannello espositivo del concerto.
“Sono un grande fan del maestro italiano di violino Andrea Cardinale e sono così emozionato di incontrarlo qui, si esibirà in Cina per la prima volta”, ha affermato il giovane spettatore.
L’orchestra ha incluso nel repertorio sia musica cinese che italiana, tra cui opere dei famosi compositori italiani Puccini e Verdi, oltre a brani classici cinesi come “Butterfly Lovers”, ha dichiarato Antonio Amenduni.
Quando i cantanti italiani Gianluca Sciarpelletti e Venicia Sandria Rasmussen hanno cantato il brano classico cinese “I Love You China” nella lingua cinese standard, nell’intera sala sono risuonati applausi.
“Questa volta abbiamo portato quasi 60 orchestrali al concerto di Capodanno, sperando di creare una reazione chimica diversa con il pubblico, in modo che potesse fare il conto alla rovescia per il nuovo anno in un’atmosfera il più possibile felice e romantica”, ha dichiarato Antonio Amenduni. (Xin) © Xinhua