Una mostra speciale, intitolata “L’evoluzione dei riti in Oriente: l’essenza dell’antica civiltà dello Shandong”, si è conclusa ieri a Pechino.
L’evento, che esponeva quasi 440 serie di manufatti culturali provenienti dalla provincia orientale cinese dello Shandong, è la più grande mostra che lo Tsinghua University Art Museum abbia mai realizzato.
Un dou neolitico, un recipiente per il cibo la cui scrittura contiene l’origine del carattere cinese di “rito”, e uno zun grigio neolitico in ceramica, un recipiente rituale per il vino, illustrano il primo sviluppo della civiltà cinese di 5.000 anni fa. Gli ornamenti in ametista e agata del periodo delle Primavere e degli Autunni (770 a.C.-476 a.C.) e del periodo degli Stati Combattenti (475 a.C.-221 a.C.) e gli oggetti in giada che potrebbero essere stati utilizzati nei rituali da Qin Shi Huang, il primo imperatore della Cina, offrono degli spunti sulla concezione dei riti nell’antichità.
Tan Shengguang, curatore della mostra, ha sottolineato che lo Shandong vanta un gran numero di reperti culturali, che sono parti importanti della cultura tradizionale cinese e sono inseparabili dall’origine e dallo sviluppo della concezione cinese dei riti.
Negli ultimi anni, lo Tsinghua University Art Museum ha organizzato una serie di mostre sulle origini e sul processo storico della civiltà cinese. (Xin)
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