L’indice dei prezzi al consumo (CPI) della Cina, un importante indicatore dell’inflazione, è aumentato dell’1% su base annua a febbraio, ha riferito oggi l’Ufficio nazionale di statistica (NBS).
Il dato è inferiore rispetto all’aumento del 2,1% registrato a gennaio, secondo un comunicato dell’NBS. Su base mensile, i prezzi al consumo sono diminuiti dello 0,5%, invertendo l’aumento dello 0,8% del mese precedente.
Dong Lijuan, statistico dell’NBS, ha attribuito l’inflazione moderata al calo della domanda di mercato dopo la vacanza della Festa di primavera che cade a gennaio, e all’ampia offerta di beni.
Rispetto a gennaio, i prezzi dei prodotti alimentari, in particolare quelli della carne suina e delle verdure, alimenti di base, hanno svolto il ruolo principale nel trainare al ribasso il livello generale dei prezzi. Anche i prezzi dei beni non alimentari sono diminuiti, con un calo dei costi di viaggi, biglietti del cinema e servizi che vanno dai parrucchieri alla pulizia della casa.
Il mese scorso, il CPI core del Paese, al netto dei prezzi di prodotti alimentari ed energetici, è aumentato dello 0,6% rispetto a un anno fa, in calo rispetto all’1% registrato a gennaio, ha dichiarato Dong.
I dati dell’NBS hanno inoltre mostrato che l’indice dei prezzi alla produzione cinese, che misura i costi delle merci all’ingresso della fabbrica, è diminuito dell’1,4% su base annua ed è rimasto invariato su base mensile a febbraio. (Xin) © Xinhua