Alla fine di gennaio di quest’anno, la Cina ha firmato accordi di libero scambio (ALS) con 29 Paesi e regioni. Secondo i dati del governo, il valore del commercio tra la Cina e questi partner rappresenta circa un terzo del valore totale del commercio estero della nazione.
Il ministero del Commercio (MOC) ha dichiarato che lo scorso anno la Cina ha compiuto nuovi progressi sia nei negoziati che nelle firme degli ALS. Nel 2023, il Paese ha firmato accordi di libero scambio con l’Ecuador, il Nicaragua e la Serbia, ha firmato un protocollo per aggiornare ulteriormente l’accordo di libero scambio Cina-Singapore, compiendo progressi sostanziali nei primi negoziati di ALS con l’Honduras.
Secondo il MOC, l’ALS Cina-Nicaragua è stato il primo ALS cinese a consentire il commercio di servizi e gli investimenti transfrontalieri attraverso una lista negativa. Nel frattempo, nel protocollo per migliorare ulteriormente l’ALS Cina-Singapore, entrambe le parti si sono impegnate ad aprire i servizi e gli investimenti attraverso il modello della lista negativa, che offrirà maggiori opportunità di mercato agli investitori e ai fornitori di servizi di entrambe le parti, agevolando al contempo la cooperazione in settori emergenti come l’economia digitale.
Il ministero ha dichiarato che quest’anno continuerà a far progredire le reti di libero scambio ad alto standard del Paese e ad ampliare la copertura delle politiche delle tariffe zero per le merci scambiate. Si impegnerà a promuovere l’apertura del commercio di servizi e degli investimenti utilizzando il modello della lista negativa e ad ampliare l’apertura di settori come le telecomunicazioni e l’assistenza medica.
Il ministero ha aggiunto che nei nuovi negoziati per gli ALS verranno inserite anche norme economiche e commerciali ad alto standard che disciplinano l’economia digitale, l’economia verde, gli standard e le certificazioni, nonché gli appalti pubblici. (Xin)
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