Quando aveva cinque anni, i genitori di Natan Colombo lo portarono a cena in un ristorante cinese, che all’epoca era raro da vedere nella sua città natale in Italia. Non avrebbe mai immaginato che quell’esperienza avrebbe rappresentato un segnale del suo futuro legame con la Cina.
L’uomo, di 34 anni, vive in Cina da più di 10 anni. Dopo aver conseguito un dottorato in diritto internazionale presso la China University of Political Science and Law di Pechino nel 2013, Natan è diventato docente presso la Hainan Tropical Ocean University a Sanya, una città turistica nella provincia meridionale cinese di Hainan.
La prima volta che ha visitato la Cina è stato nel 2011, quando ha trascorso una breve vacanza con alcuni amici a Sanya. Gli sono bastati pochi giorni per innamorarsi di questa città, grazie ai suoi incredibili paesaggi marini, alle culture interessanti e colorate e al delizioso cibo, ha ricordato.
Ai suoi occhi, Hainan è dinamica, poiché si sviluppa molto rapidamente, e anche calda, sia per il clima sia per la popolazione amichevole. È anche attraente, non solo per le aziende ma anche per i turisti, ha aggiunto Natan.
In qualità di docente responsabile dei corsi di economia, gestione aziendale e diritto presso l’università, Natan ama molto il suo lavoro. “Essere un docente in Cina è davvero molto speciale, perché ci si sente parte di una grande comunità e di un complesso sistema in continuo sviluppo”, ha detto l’uomo.
“Non avrei mai immaginato di potermi sentire così accolto e amato qui”, ha aggiunto il docente.
Spinto da questo forte sentimento, è riuscito a donare 14.000 mascherine chirurgiche provenienti dall’Italia alla Hainan Tropical Ocean University durante la pandemia di COVID-19 nel 2020.
A causa della pandemia, non è potuto tornare in Cina per due anni, ma ha comunque insistito per insegnare online e ha fatto la sua parte nel promuovere gli scambi sino-italiani nell’istruzione.
Lo scorso giugno, ha contribuito a organizzare la cerimonia di firma di un memorandum d’intesa tra la Hainan Tropical Ocean University e l’Università italiana Carlo Cattaneo-LIUC. “Questo è un piccolo passo, parte di un piano più ampio per approfondire la cooperazione tra queste due università”, ha dichiarato Natan.
“Mi impegno per agevolare la cooperazione tra la Cina e l’Italia dal punto di vista dell’istruzione, conducendo programmi accademici e progetti di ricerca in collaborazione con le università, sostenendo lo scambio di studenti e membri di facoltà e promuovendo conferenze, seminari e lezioni su questioni di comune interesse”, ha affermato, sottolineando che potrebbe svolgere il ruolo di ponte tra i due Paesi.
Natan ritiene che vi sia una naturale attrazione tra Italia e Cina sia nella cultura che nell’istruzione, poiché entrambe condividono una storia molto lunga.
“Molti studenti italiani sono attratti dalla cultura cinese”, ha dichiarato il docente, aggiungendo che a Milano molti studenti si iscrivono ogni anno all’Istituto Confucio per studiare la lingua e la cultura del Paese.
Natan si è detto fiducioso che in futuro le relazioni sino-italiane saranno rafforzate dalla cooperazione commerciale bilaterale, nonché dagli scambi nell’istruzione e nella cultura. (Xin) © Xinhua