Pechino, 01 ago 09:06 – (Xinhua) – In un mondo sempre più tormentato dalle tensioni geopolitiche e dal confronto tra blocchi, l’incontro di lunedì tra il presidente cinese Xi Jinping e la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza di approfondire la comprensione reciproca e la cooperazione tra le nazioni.
Essendo due importanti Paesi con un’antica civiltà che si trovano alle due estremità dell’antica Via della seta, gli scambi amichevoli di lunga data tra i due Paesi hanno portato un contributo significativo agli scambi complessivi e all’apprendimento reciproco tra le civiltà orientali e occidentali e al progresso dell’umanità.
L’enfasi sull’apprendimento reciproco giunge in un momento critico. Poiché il mondo è alle prese con sfide complesse che vanno dall’instabilità economica al cambiamento climatico, la necessità di promuovere un dialogo e un partenariato autentici non è mai stata così evidente.
Impegnandosi a migliorare l’apprendimento reciproco, la Cina e l’Italia hanno dato un esempio che potrebbe contribuire a colmare le divisioni e a coltivare una comunità globale più coesa.
La visita di Meloni coincide con il 700mo anniversario della morte di Marco Polo. Oltre sette secoli fa, i viaggi di Marco Polo attraverso la Cina offrirono all’Europa uno sguardo sul misticismo dell’Oriente, creando un ponte tra due mondi molto diversi.
Durante il suo soggiorno a Pechino, Meloni ha partecipato all’inaugurazione di una mostra sui viaggi del mercante veneziano tra Oriente e Occidente. Nel suo discorso, la leader italiana ha sottolineato come Marco Polo sia un simbolo di coraggio e di capacità di osare qualcosa di straordinario.
Il viaggio di Marco Polo sottolinea il valore senza tempo dell’interazione interculturale. Le sue descrizioni dettagliate delle innovazioni, della governance e delle strutture sociali della Cina suscitarono curiosità e ammirazione in Europa, promuovendo uno spirito di esplorazione e una ricerca della conoscenza che superò i confini.
Oggi, l’eredità di Marco Polo è un promemoria fondamentale che l’apprendimento reciproco può abbattere le barriere, ispirare il progresso e costruire una base di fiducia e rispetto.
La visita di Meloni è avvenuta anche in concomitanza con il 20mo anniversario del partenariato strategico globale tra Cina e Italia quest’anno. L’Italia ha firmato diversi accordi di cooperazione bilaterale con la Cina durante la prima visita ufficiale di Meloni nel Paese da quando ha assunto l’incarico. Le due parti hanno anche emanato un piano d’azione 2024-2027 per rafforzare la loro partnership strategica globale.
Il commercio tra Cina e Italia ha prosperato e portato benefici tangibili a entrambi i popoli. La Cina è il più grande partner commerciale dell’Italia in Asia e il più grande partner commerciale non UE dopo gli Stati Uniti, mentre l’Italia è il quarto partner commerciale della Cina nell’Unione Europea (UE).
Il mercato cinese ha offerto ricche opportunità alle imprese italiane, con prodotti agricoli, di moda e mobili “made in Italy” esposti alle fiere commerciali e che hanno raggiunto le famiglie cinesi.
Il progresso tecnologico globale ha aperto nuove prospettive di cooperazione pragmatica tra la Cina, la più grande economia emergente del mondo, e l’Italia, la seconda potenza manifatturiera d’Europa.
I due partner presentano vantaggi industriali complementari nei settori della chimica, dei macchinari, dell’abbigliamento e in aree emergenti come la biomedicina, la transizione verde, l’aerospazio e l’intelligenza artificiale. L’esigenza di approfondire la cooperazione in questi settori sta crescendo. Ad esempio, le imprese italiane stanno partecipando a un progetto per lo sviluppo del primo aereo passeggeri a fusoliera larga della Cina.
In particolare, a questo riguardo i due Paesi possono ottenere risultati vantaggiosi per tutti nello sviluppo di veicoli elettrici, dove le tecnologie cinesi all’avanguardia e l’esperienza italiana nella progettazione automobilistica si completano a vicenda.
La grande delegazione di imprenditori che accompagna Meloni in Cina testimonia la reale necessità di una comunità imprenditoriale italiana diversificata per intensificare la cooperazione con la Cina.
Jean Paul de Jorio, responsabile legale del National Biodiversity Future Center italiano, ha dichiarato che la visita di Meloni in Cina rafforzerà i legami bilaterali e ha elogiato il percorso di cooperazione intrapreso dai due Paesi.
La visita coincide anche con l’intensificarsi degli sforzi della Cina per promuovere un ambiente istituzionale più trasparente, stabile e prevedibile, ampliando al contempo l’accesso al mercato.
L’Italia e l’UE dovrebbero riconoscere che il mantenimento di relazioni stabili e di fiducia reciproca con la Cina serve i loro interessi e contribuisce alla prosperità e alla pace globali. L’Italia può svolgere un ruolo cruciale nell’alimentare queste relazioni di cooperazione tra Cina ed Europa. (Xin)
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