Guangzhou/Roma, 21 giu 16:48 – (Xinhua) – Situato lungo il Fiume delle Perle a Guangzhou, nel sud della Cina, il Bai’etan Greater Bay Area Art Center, a forma di nave, è diventato un nuovo popolare “punto di arrivo” per i turisti sin dalla sua apertura l’1 maggio.
L’iconico punto di riferimento culturale ospita tre importanti musei provinciali, tra cui il Museo d’Arte del Guangdong. “Non basta venire una volta sola, c’è così tanto da vedere qui”, ha detto Xie Qiuting, cittadina di Guangzhou.
Una delle mostre inaugurali di rilievo al museo d’arte, “Versi senza tempo: capolavori del Rinascimento e del Barocco dalla Galleria Borghese”, ha attirato molta attenzione.
La mostra presenta 55 opere autentiche della Galleria Borghese di fama mondiale, create da artisti famosi del XVI e XVII secolo come Raffaello, Rubens e Tiziano, evidenziando aspetti chiave dell’arte visiva durante il Rinascimento italiano.
“In questa mostra, volevamo enfatizzare il periodo del Rinascimento e le opere degli artisti del XVI secolo, con l’intento di arricchire la conoscenza del Rinascimento da parte del pubblico cinese”, ha dichiarato Francesca Cappelletti, direttrice della Galleria Borghese.
Oltre alle famose opere rinascimentali, la mostra presenta anche alcune opere d’arte antiche e contemporanee. “Puntiamo ad arricchire l’esperienza dei visitatori, assicurandoci che possano godere anche delle opere d’arte che conoscono molto bene in un modo nuovo, così come di opere meno note”, ha detto Cappelletti.
Questo è il primo tentativo da parte del Museo d’Arte del Guangdong di presentare le opere della Galleria Borghese al pubblico cinese, ha detto Fan Lin, il curatore di questa mostra, che mira a offrire ai visitatori una genealogia completa delle relazioni tra figure chiave del Rinascimento italiano.
Una visitatrice di cognome Li è stata attratta dalle opere di pittori famosi come Tiziano, Rubens e Raffaello, ed è rimasta impressionata dall’intera mostra. “Sebbene non conosca molto bene molti pittori, le loro opere sono di alta qualità, permettendoci di comprendere meglio l’arte classica europea”.
I musei cinesi e italiani hanno sperimentato di recente una crescita delle collaborazioni, alimentata dal crescente interesse del pubblico cinese. “Investiremo di più nell’educazione pubblica, come conferenze accademiche, per aiutare le persone a comprendere meglio l’arte del Rinascimento e del Barocco italiani”, ha dichiarato Fan.
“L’arte è il linguaggio comune di tutti i popoli e una forma di ricchezza spirituale della civiltà umana. Credo che questa mostra rafforzerà i legami tra Italia e Cina in termini di scambi culturali e oltre”, ha aggiunto Valerio De Parolis, console generale d’Italia a Guangzhou. (Xin)
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