La Regione autonoma settentrionale cinese della Mongolia Interna prevede di investire 100 milioni di yuan (circa 14,48 milioni di dollari) di fondi sociali per migliorare ulteriormente la biodiversità locale dello Hunshandake Sandland nei prossimi tre anni.
A soli 180 chilometri da Pechino, tra le quattro principali aree sabbiose della Cina, lo Hunshandake Sandland presenta un fragile ambiente ecologico, dovuto a cause naturali e all’attività umana, con una riduzione della copertura vegetale nelle praterie, il che provoca frequenti tempeste di sabbia e di polvere. Nel 2018, la Cina ha avviato un progetto pilota di rimboschimento nel territorio sabbioso.
Secondo il dipartimento regionale per le foreste e le praterie, tutti i settori della società, tra cui le imprese, si uniranno per donare 100 milioni di yuan nei prossimi tre anni, sostenendo la costruzione pilota di aziende forestali su larga scala nel territorio sabbioso.
I fondi sociali saranno utilizzati per il ripristino e la protezione dell’ecologia delle foreste e delle praterie locali, e per migliorare i territori desertificati. L’iniziativa dovrebbe contribuire a dare maggiore vitalità allo sviluppo dell’industria forestale e delle praterie locali, e ad aumentare il reddito di agricoltori e di pastori locali, secondo il dipartimento.
Dal 2020, oltre 43 milioni di yuan sono stati donati alle aziende forestali locali, per contribuire a piantare 4,8 milioni di alberi in un’area di 3.000 ettari. I fondi hanno inoltre contribuito a esplorare le moderne tecnologie di rimboschimento, tra cui la piantumazione meccanizzata di alberi e il monitoraggio intelligente.
Dopo anni di sforzi per la conservazione e il ripristino dell’ecologia, la regione ha realizzato una cintura verde che si estende per 420 chilometri, con una larghezza che varia da uno a dieci chilometri lungo il confine meridionale dello Hunshandake Sandland, che ha efficacemente bloccato la diffusione del territorio sabbioso, ha aggiunto il dipartimento. (Xin) © Xinhua