Dopo essere stato chiuso per ristrutturazioni durate più di due anni, il Beijing Olympic Museum (BOM) ha riaperto al pubblico oggi per commemorare il secondo anniversario dei Giochi olimpici invernali di Pechino 2022.
Situato a sud dello Stadio nazionale noto come “Nido d’Uccello”, il BOM, fondato nel 2009, ora copre una superficie totale di 26.000 metri quadrati. Attraverso più di mille oggetti esposti, il museo dimostra il retaggio di Pechino come doppia città olimpica.
Thomas Bach, presidente del Comitato olimpico internazionale (CIO), ha espresso i suoi migliori auguri al popolo cinese per l’imminente Festa di primavera e ha notato tramite collegamento video: “Tutti i cittadini cinesi possono essere molto orgogliosi del fatto che quando Pechino è diventata la prima città al mondo ad ospitare entrambe le edizioni estiva e invernale dei Giochi olimpici, stavate scrivendo una grande storia olimpica”.
“Il nuovo e migliore Beijing Olympic Museum è un luminoso esempio di un’eredità vivente e continuerà a ispirare ogni visitatore con valori olimpici senza tempo”, ha detto Bach.
Il vicesindaco di Pechino, Sima Hong, ha aggiunto: “Il BOM ospiterà una serie di mostre, oltre ad attività educative, di ricerca e culturali, che possono stimolare le industrie del turismo e dello sport. Pechino rafforzerà anche la cooperazione con il CIO e con altre organizzazioni internazionali per portare avanti lo spirito olimpico.”
Durante la cerimonia, gli atleti cinesi Ye Qiaobo, Deng Yaping, Tong Wen, Wu Dajing e Han Xiaopeng hanno inoltre donato le loro collezioni al BOM, tra cui racchette da ping pong, lame per pattinaggio sul ghiaccio e sci.
Il campione olimpico invernale Wu ha detto: “Ogni collezione racconta una storia che per noi è indimenticabile. Credo che l’esposizione possa motivare più persone ad apprezzare gli sport e ad avvertire lo spirito olimpico”. (Xin) © Xinhua