Shenzhen, 20 nov 14:09 – (Xinhua) – Shenzhen, nella provincia meridionale cinese del Guangdong, ieri è diventata l’ultima grande città cinese a ridurre le tasse sulle transazioni che riguardano le abitazioni più grandi.
La città ha dichiarato in un avviso che, a partire dal primo dicembre, eliminerà la distinzione tra abitazioni ordinarie e non, unificando le politiche fiscali favorevoli per le due categorie.
Secondo l’avviso, le case non ordinarie, possedute per due anni o più, godranno della stessa esenzione fiscale dall’imposta sul valore aggiunto (IVA) del 5% durante le transazioni come le case ordinarie.
A Shenzhen, le abitazioni non ordinarie di solito si riferiscono a case con aree edificabili superiori a 144 metri quadrati.
L’annuncio di Shenzhen segue iniziative analoghe di Pechino e Shanghai, altre due città di prima fascia in Cina, che hanno eliminato la distinzione tra abitazioni ordinarie e non.
La Cina ha varato una serie di misure per sostenere il mercato immobiliare in crisi, tra cui la riduzione dei tassi ipotecari, dei coefficienti minimi di acconto e l’allentamento delle restrizioni all’acquisto.
Grazie all’emergere di tali politiche pro-abitazioni, il mercato immobiliare cinese ha registrato cambiamenti positivi nel mese di ottobre, sotto forma di una riduzione del calo dei prezzi, di un rafforzamento delle vendite e di un miglioramento del sentimento di mercato.
Il calo dei prezzi delle case residenziali commerciali nelle 70 città cinesi di medie e grandi dimensioni si è generalmente moderato su base mensile nel mese di ottobre, ha dichiarato venerdì scorso l’Ufficio nazionale di statistica. (Xin)
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