La Cina ha in programma di riorganizzare il suo ministero della Scienza e della Tecnologia, per migliorare l’allocazione delle risorse, al fine di superare le sfide nelle tecnologie chiave e di base, e per procedere più rapidamente verso una maggiore autosufficienza in campo scientifico e tecnologico.
Secondo un piano di riforma delle istituzioni del Consiglio di Stato, presentato oggi alla legislazione nazionale cinese per la deliberazione, il ministero riorganizzato svolgerà un ruolo più importante nel perfezionamento di un nuovo sistema per mobilitare la nazione verso il compimento di progressi tecnologici, nell’ottimizzare l’innovazione scientifica e tecnologica, nel favorire l’applicazione dei progressi sci-tech, e nel coordinare scienza e tecnologia con lo sviluppo economico e sociale.
Saranno inoltre potenziate le sue funzioni di macro gestione nella pianificazione strategica legata a scienza e tecnologia, nelle riforme istituzionali, nell’allocazione delle risorse, nel coordinamento globale, nella formulazione di politiche e regolamenti, e nella supervisione e ispezione, secondo il piano.
Illustrando il piano di riforma ai legislatori nazionali, il consigliere di Stato Xiao Jie ha affermato che, di fronte alla concorrenza internazionale nel settore scientifico e tecnologico e il contenimento e la repressione esterni, la Cina deve affinare ulteriormente il proprio sistema di leadership e gestione del lavoro legato a scienza e tecnologia.
A tale scopo, verrà istituita una commissione centrale per la scienza e la tecnologia come parte dell’ultima riforma del Partito Comunista Cinese e delle istituzioni statali, per rafforzare la leadership centralizzata e unificata del Comitato Centrale del partito sul lavoro relativo a scienza e tecnologia.
Il ministero riorganizzato si assumerà responsabilità in qualità di organo di lavoro della nuova commissione, ha dichiarato Xiao. (Xin) © Xinhua