Cinque arresti e nove divieti di dimore a Brescia. Questo il bilancio dell’operazione antidroga “Customers” attuata dagli agenti della Questura di Brescia questa mattina all’alba.
Le indagini sono state condotte dalla sezione antidroga della Squadra mobile che, tramite l’analisi del traffico telefonico, intercettazioni, servizi di appostamento, videosorveglianza e sistemi di indagine informatica, ha ricostruito un vasto fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti che vedeva coinvolti 11 cittadini tunisini, un marocchino e due cittadine italiane tutti operanti principalmente nel parco Gallo e parco Pescheto.
Tutte le persone coinvolte, tranne una delle due donne, erano già noti alle Forze dell’ordine per questo tipo di rati e si sono visti contestare anche l’affravante della recidiva.
La lunga indagine è partita il 25 settembre 2018 quando uno spacciatore tunisino era stato colpito da un proiettile durante uno scontro a fuoco. Le indagini hanno poi evidenziato come questa aggressione fosse da ricondurre a dissapori nell’ambito delle attività di spaccio. Due degli individui finiti oggi in manette sono stati identificati come gli esecutori materiali e quindi accusati anche di tentato omicidio.
L’importante operazione ha permesso di sgominare un ampio traffico di droga – come hashish, cocaina ed eroina – che secondo le Forze dell’ordine avrebbe portato a 478 transazioni. Fra le più curiose, in un caso le dosi non sono state acquistate tramite scambio di denaro, ma con un “baratto” di una vera e propria vasca da bagno, caricata direttamente in un furgone in uso al gruppo di spacciatori.