Non ci sarà alcun ritorno in didattica a distanza in caso di presenza di un solo alunno contagiato. Lo precisano fonti di governo spiegando che, alla luce della situazione epidemiologica attuale e dopo i necessari approfondimenti, continuano a valere le precedenti regole sulla quarantena in classe.
Resta quindi valida la regola secondo cui per andare in Dad, occorre che ci siano tre positivi in classe e non uno come emerso nella mattinata di ieri. Nello specifico, tale norma vale per studenti con più di 12 anni, nella fascia 6-12 si passerà alla didattica a distanza con due contagiati, basta un solo positivo nelle classi con bimbi fino a 6 anni dove garantire il distanziamento è più complesso.
Garantire la partecipazione in presenza e lo svolgimento delle lezioni a scuola in assoluta sicurezza è una priorità del governo come più volte sottolineato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi e dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.
Lo stesso ministro Bianchi, qualche giorno fa, dopo il Consiglio dell’Istruzione dell’Unione europea ha dichiarato: “questo governo ha sempre tenuto la barra dritta sul riportare i ragazzi a scuola e gli esami saranno in presenza anche quest’anno. Da quando questo governo si è insediato, abbiamo cercato di portare i bambini, i ragazzi e le ragazze il più possibile a scuola. Anche durante l’ondata di primavera i bambini più piccoli sono sempre andati a scuola. Abbiamo fatto tutti gli esami dell’anno scorso in presenza e anche quest’anno li faremo in presenza. Abbiamo fatto il piano estate proprio per tenere aperte le scuole. A settembre abbiamo riaperto le scuole e con un intervento notevole su una piattaforma informatica abbiamo riportato anche i docenti. Noi abbiamo sempre mantenuta fissa la barra sul riportare a scuola i ragazzi. Però non si può buttar via quel che è stato fatto, perché l’alternativa non era la Dad o la presenza, in molte situazioni era la Dad o la chiusura, soprattutto per i più grandi. Ora con il piano nazionale di ripresa e resilienza noi stiamo investendo molto sulla parte digitale per estendere l’accesso digitale a tutti”.
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