“non si ravvisano elementi di censura nell’operato dell’equipe medica” così si conclude la relazione dei periti nell’inchiesta aperta dal procuratore Katy Bressanelli in seguito al focolaio di infezione di serratia marcescens che, la scorsa estate ha portato alla morte di un neonato.
Piena assoluzione dunque, per i 16 professionisti iscritti nel registro degli indagati anche se, purtroppo, le ben 70 pagine di relazione non riescono a fare luce sull’origine dell’infezione e si limitano alla formulazione di semplici ipotesi.
Rimane il rammarico di quanto accaduto ma questo batterio è notoriamente una piaga ospedaliera con la quale non è semplice rapportarsi soprattutto perché molti ceppi sono resistenti agli antibiotici.
La direzione dal canto suo ha fatto tutto secondo il protocollo chiudendo tempestivamente il reparto a nuovi ricoveri.