“Chiediamo al Governo di ripensarci. La sicurezza stradale di pedoni e ciclisti non ha colore politico. Il testo va rivisto prima che sia troppo tardi”. Dura presa di posizione di vari Assessori di Brescia, Bergamo, Verona, Vicenza e Padova contro il nuovo Codice della Strada, proprio in questi giorni in discussione parlamentare.
Secondo questi amministratori, per la nostra città Federico Manzoni e Camilla Bianchi, il disegno di legge si pone in senso opposto rispetto agli interventi realizzati negli ultimi anni in tema di moderazione del traffico, sicurezza e convivenza fra bici e auto. Anzi, il testo viene descritto come un passo indietro senza vere misure volte a ridurre le maggiori cause d’incidenti.
“Ma soprattutto – viene aggiunto nella nota congiunta – limita pesantemente l’autonomia di azione delle Amministrazioni comunali, prevedendo l’intervento del Ministero per ogni decisione che riguarda la progettazione e realizzazione di piste ciclabili, di zone a traffico limitato e di aree a basse emissioni, aree pedonali e aree di sosta nelle città, comportando di fatto lo stop all’introduzione, da parte degli enti locali, di strumenti utili a potenziare la sicurezza stradale”.
Gli Assessori esprimono dunque “forte preoccupazione” per la riforma, auspicando “una presa di coscienza da parte del Parlamento e del Governo”.