Con 197 voti a favore il Senato approva il “Codice Rosso”, il disegno di legge che costituirà una corsia preferenziale per velocizzare le indagini in caso di violenza sulle donne, aumentare le pene e inoltre vede l’introduzione del reato di revenge porn.
La procedura delle indagini sarà snellita e velocizzata. Non appena la polizia giudiziaria acquisirà la notizia di reato, riferirà immediatamente al pubblico ministero che entro tre giorni ascolterà la vittima. Pene più severe anche per quanto riguarda lo stalking: se prima era prevista la reclusione dai 6 mesi ai 5 anni, dopo l’approvazione del “Codice Rosso” la reclusione passa da un minimo di un anno ad un massimo di 6 anni e 6 mesi.
Anche gli anni di carcere per violenza sessuale aumentano da un minino di 6 ad un massimo di 12 anni. Violenza che diventa aggravata in caso si tratti di minori di 14 anni.
Aumentano anche gli anni di reclusione in caso di maltrattamenti in famiglia: ora la pena prevista è di un minimo di 3 ad un massimo di 7 anni.
Si inaspriscono anche gli anni di reclusione per gli autori di sfregi: gli anni di carcere saranno da 8 a 14 anni. Scatterà l’ergastolo invece se lo sfregiò provocherà la morte della persona.
La novità di questo “Codice Rosso” è l’introduzione del reato di revenge porn: chiunque invii, pubblichi o diffonda foto di organi sessuali rischia da uno a sei anni di carcere e una multa tra i 5000 e i 15.000 euro. Pena inasprita se l’autore della vendetta è il coniuge, sia separato o divorziato.