Gli agricoltori della Coldiretti scenderanno in piazza in piazza a Bruxelles il primo febbraio “contro le follie dell’Unione Europea – scrivono in una nota – che minacciano l’agricoltura italiana”. La manifestazione sarà in occasione del Vertice europeo straordinario sul bilancio dell’Ue, al quale partecipa anche il premier Giorgia Meloni, dove la Commissione europea presenterà la proposta per la deroga alle norme europee sull’obbligo di mantenere i terreni incolti previsto dalla Politica agricola comune (Pac).
L’appuntamento, chiamato “Non è l’Europa che vogliamo”, è di fronte al Parlamento europeo, dove con il presidente della Coldiretti Ettore Prandini ci saranno oltre un migliaio di contadini e allevatori provenienti da tutta Italia.
“Bene la proposta di deroga, che avevamo già ottenuto per la crisi Ucraina – ha tuonato il presidente Prandini – Ora è necessario sia cancellato definitivamente l’obbligo di lasciare incolto il 4% dei terreni destinati a seminativi imposto dalla Pac. È, come diciamo da anni, una scelta sbagliata, una delle eredità della folle era Timmermans”.
Coldiretti chiede di tornare a investire nella sovranità e nella sicurezza alimentare europea assicurando più fondi alla Politica agricola comune dopo che la pandemia e le guerre hanno dimostrato la fragilità dell’Unione europea davanti al blocco del commercio mondiale.